Vito Corleone è un personaggio immaginario creato dal romanziere Mario Puzo nel suo romanzo del 1969 "Il Padrino" e popolarizzato dal regista Francis Ford Coppola nella sua trilogia cinematografica. È il capofamiglia del clan criminale Corleone, una delle cinque famiglie mafiose di New York.
Nato il 7 dicembre 1891 in una piccola città della Sicilia, emigrò negli Stati Uniti nel 1901 con la sua famiglia. Ha avuto un passato difficile, lavorando come operatore di carriola e compiendo piccoli crimini per sopravvivere.
Corleone ha costruito il suo impero criminale a New York City durante i periodi della proibizione e della grande depressione. Ha guadagnato il rispetto e il potere tra i suoi compagni mafiosi grazie alla sua rinomata intelligenza, saggezza e intuizione nei negoziati. Conosciuto per il suo rifiuto di entrare nel traffico di droga, Corleone era noto per risolvere i conflitti attraverso intese, trattative e alleanze.
Come capo della famiglia Corleone, Vito è una figura patriarcale autoritaria e ben rispettata. È noto per il rispetto dei valori familiari e la protezione dei propri cari. Tuttavia, è anche un boss spietato quando si tratta di prendere decisioni che riguardano gli affari della famiglia.
Interpretato da Marlon Brando nel film del 1972 "Il Padrino" e da Robert De Niro nelle sequenze flashback del secondo film del 1974, Vito Corleone è diventato uno dei personaggi più iconici nella storia del cinema e un simbolo dell'immagine stereotipata ma affascinante del boss mafioso.
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